Quando ci si affaccia per la prima volta nel mondo della salute mentale si possono incontrare delle difficoltà nel riconoscere ai vari operatori il giusto ruolo e spesso si finisce per confondere lo psicologo con lo psicoterapeuta o quest’ ultimo con lo psichiatra: non sono esattamente la stessa cosa.
Avviando una ricerca su queste parole – psicologo, psicoterapeuta e psichiatra – internet ci può fornire molte informazioni utili e chiarificatorie.
L’ordine degli psicologi, ad esempio, propone la seguente descrizione della figura e della professione dello psicologo: “Lo psicologo, una volta conseguita la laurea in Psicologia, conseguito l’esame di stato e iscrittosi all’Albo degli psicologi, è il professionista che interviene all’interno dei contesti (individuali, interpersonali, sociali, istituzionali e in ambito lavorativo) tramite l’utilizzo di strumenti e tecniche che hanno il loro fondamento in teorie, costrutti e modelli psicologici condivisi dalla comunità scientifica.
Lo psicologo opera al fine di conoscere, migliorare e tutelare il benessere psicologico e la salute nelle persone, famiglie, comunità e organizzazioni sociali e lavorative.
La competenza dello psicologo ad intervenire è pertanto una competenza specifica, ma trasversale, che consente di connettere la prassi professionale alla domanda della committenza.”
Per quanto riguarda lo psicoterapeuta, Wikipedia lo definisce come “…un professionista – medico o psicologo – autorizzato all’esercizio della psicoterapia dall’Ordine professionale di appartenenza. Il suo intervento mutua le tecniche dai numerosi modelli applicativi della psicologia, ed ha lo scopo di curare i disturbi di origine psichica.
In Italia l’attività dello psicoterapeuta è regolamentata ex art. 3 della Legge n° 56 del 18 febbraio 1989 (Ordinamento della professione di psicologo), che obbliga il professionista a conseguire una specializzazione post universitaria in psicoterapia, presso una scuola di specializzazione pubblica (universitaria) o privata riconosciuta dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca. A tali scuole possono accedere solo i laureati in psicologia o medicina iscritti ai rispettivi Albi professionali.“
Sempre Wikipedia fornisce una spiegazione della figura dello psichiatra, dicendo che “…la psichiatria è una branca della medicina, che si prende carico della cura, della prevenzione e della riabilitazione di pazienti affetti da malattie mentali. La Psichiatria svolge questi compiti in modo sia teorico che pratico, con studi e diagnosi dei soggetti malati, allo scopo di selezionare il tipo di analisi e terapia più efficace ed adatta al caso.
La terapia psichiatrica si avvale di un misto di trattamenti farmacologici e psicoterapeutici. Nella nostra nazione la cura psichiatrica viene effettuata in strutture specializzate come le comunità o le ATS“.
Come si può notare queste figure non si possono sovrapporre o interscambiare in quanto posseggono caratteristiche e competenze proprie.
Lo psicologo ha conseguito la laurea in Psicologia e non è abilitato alla psicoterapia: il suo compito è legato all’analisi della domanda, ossia all’approfondimento di quale sia il bisogno del paziente, che tipo di motivazione lo spinge a recarsi dal professionista e quali siano le sue aspettative in relazione alla risoluzione delle difficoltà riportate.
Lo psicoterapeuta può possedere una laurea in Psicologia o in Medicina e deve avere approfondito la sua attività con una scuola di specializzazione di psicoterapia, che gli fornisce un certo orientamento nel lavorare con i pazienti- ad esempio ponendo l’accento sull’aspetto relazionale, sull’analisi introspettiva,ecc-, e che opera successivamente al lavoro di analisi della domanda effettuata dallo psicologo con l’ obiettivo di creare un nuovo benessere, mirare alla realizzazione di se stessi, aumentare la propria consapevolezza e migliorare la qualità della vita.
Infine, lo psichiatra ha una laurea in Medicina e una laurea specialistica in psichiatria, perciò possiede l’abilitazione per la somministrazione di una terapia farmacologica, spesso avvalendosi della collaborazione di altri ambiti, quali quello medico-farmacologico, quello neurologico, quello psicologico e così via.
Descrivendo il percorso di formazione e i diversi compiti che ciascuno di questi professionisti svolge dovrebbe risultare ora più facile coglierne le peculiarità e le differenze, nonchè rivolgersi alla persona giusta qualora se ne presentasse il bisogno.