I disturbi del comportamento alimentare sono disturbi caratterizzati da un compromesso rapporto col cibo e i più diffusi sono l’anoressia nervosa e la bulimia nervosa.
Chi soffre di questi disturb spesso non è consapevole della gravità della situazione e la gestione del cibo ne influenza notevolmente la quotidianità.
Anoressia nervosa
L’aoressia nervosa è caratterizzata da una alterata percezione del proprio corpo o del peso corporeo, un’intensa paura di prendere peso e rifiuto di mantenere il peso al di sopra o al peso minimo normale per l’età e la statura. La perdita di peso è primariamente ottenuta tramite la riduzione della quantità totale di cibo assunta. Sebbene in questo disturbo del comportamento alimentare la restrizione calorica possa essere inizialmente limitata all’esclusione di cibi considerati ipercalorici, nella maggiorparte dei casi questi soggetti finiscono per avere un’alimentazione rigidamente limitata a poche categorie di cibi. In aggiunta possono essere messe in atto condotte di eliminazione (es. vomito autoindotto, uso inappropriato di lassativi e diuretici) o la pratica eccessiva di attività fisica allo scopo di perdere peso.¹
In molti casi la paura di aumentare di peso è inversamente proporzionale alla reale perdita di peso.
Bulimia nervosa
La bulimia nervosa prevede ricorrenti abbuffate dalla durata indefinita che portano il soggetto ad essere talmente pieno da star male e l’aozione di pratiche compensatorie atte a limitare l’aumento del peso corporeo (es. vomito autoindotto, uso inappropriato di lassativi e diuretici).
A differenza dell’anoressia nervosa, caratterizzata da un eccessivo controllo dell’assunzione di cibo, durante la crisi bulimica il soggetto prova una sensazione di perdita di controllo.
¹DSM-IV-TR Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorder, Fourth Edition, Text Revison – American Psychiatric asociation, 2000